TORTA DI PASQUA

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  • 15 Aprile 2020
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È stata una Pasqua strana, quella che abbiamo vissuto; migliore o peggiore di quelle passate non spetta a noi dirlo, ma sicuramente è stata diversa.
I ritmi di vita che questo particolare momento storico ci impone sono molto lenti, dilatati; ci portano indietro alla vita dei nostri nonni, quando le giornate erano scandite dal naturale alternarsi di buio e luce e il centro della vita familiare era, immancabilmente, la cucina.
Centro pulsante della casa la cucina era l’unica stanza sempre in fermento, col fuoco da ravvivare, l’acqua da scaldare, i pasti da preparare con le loro preparazioni, che richiedevano tempo e pazienza.
In questi giorni nelle maggior parte delle case umbre è stata preparata la tradizionale torta al formaggio, meglio nota come la Torta di Pasqua, uno scrigno gustosissimo, che accompagna i salumi durante la colazione della domenica di Pasqua. L’origine di questa preparazione sembra essere antichissima, addirittura di epoca medievale; ne abbiamo però tracce certe in ricettari dell’800. Gli ingredienti principali sono rimasti invariati nel corso del tempo, così come invariata è la procedura, lenta e paziente, nella quale, se volete, potete cimentarvi anche voi.

Vediamo come si fa.
Partiamo dagli ingredienti, innanzi tutto.
Avrete bisogno di farina, uova, lievito (i più temerari possono anche cimentarsi con il lievito madre), olio e poi, ovviamente, parmigiano grattugiato e a pezzi, pecorino romano grattugiato e a pezzi. A questo tripudio di prodotti caseari andrete poi ad aggiungere emmental e caciotta fatte a pezzettini.
Ultimo ingrediente, non meno importante è lo strutto, con il quale ungerete le teglie.

Passiamo ora al procedimento.
La prima cosa da fare è preparare il “lievitino”, un impasto realizzato con lievito, acqua tiepida e poca farina. Una volta che l’impasto risulterà omogeneo, va lasciato lievitare in un luogo asciutto, fino al raddoppio del volume.
A quel punto, potrete miscelare, poco alla volta, tutti i restanti ingredienti, il resto della farina, i formaggi, l’olio e l’acqua, fino ad ottenere, nuovamente un impasto omogeneo. Ora, è giunto il momento di suddividere il vostro preparato nelle varie teglie; ricordate che la torta dovrà lievitare a lungo e crescerà molto, perciò riempite le vostre tortiere solo a metà.

Una volta che l’impasto sarà lievitato fino al bordo, sarà ora di infornare la torta di Pasqua, che dovrà cuocere per almeno un’ora. Alla fine di tutta questa super preparazione potrete godervi un morso (be’, anche più di uno!) di una delle prelibatezze umbre più famose in Italia.

Accortezze e curiosità
La preparazione delle torte di Pasqua, sebbene lunga, non è complicata, ma va effettuata seguendo poche, importanti regole per far sì che il risultato sia perfetto.
È fondamentale, ad esempio, che durante la fase di lievitazione l’impasto resti al caldo e non prenda freddo; per questo, sconsigliamo di far lievitare le torte in forno, ma di approntare una camera di lievitazione casalinga con uno scatolone, un paio di coperte e una pentola di acqua calda. In questo modo, l’impasto sarà caldo e protetto finché il vostro forno non sarà giunto alla temperatura ottimale per la cottura.
A proposito di cottura, per i primi 30 minuti, aprire il forno sarà assolutamente vietato; trascorsa questa prima fase, se la parte superiore della torta tenderà a scurirsi troppo, potrete coprirla con della stagnola.

La tradizione vuole che la torta venga preparata il Giovedì o il Venerdì Santo, per essere però consumata solo la mattina di Pasqua, ovvero alla fine del periodo di Quaresima. Se il prossimo anno vorrete cimentarvi in questa preparazione nel rispetto anche della tradizione religiosa, ricordate che la torta tende a seccarsi, perciò riponetela in contenitori che possano conservarne la freschezza.
Buon appetito!

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